Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU)

Ultima modifica 23 giugno 2024

Piano Generale del Traffico (Art. 36 Dlgs 285/1992)

Il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), è lo strumento di programmazione settoriale finalizzato all’analisi delle principali criticità del sistema viabilistico locale ed alla definizione di un insieme di interventi capace di ovviare a tali criticità.

Nel Comune di Colle di Val d’Elsa venne redatto per la prima volta nei primi anni 2000 in concomitanza alla redazione del Piano Strutturale e del Regolamento Urbanistico.

Con deliberazione Giunta Comunale n° 100 del 01/06/2021 è stato avviato il procedimento di VAS ai sensi della L.R. 10/2010 per l’elaborazione del nuovo Piano Generale del Traffico di cui all’art. 36 del D.Lgs 285/1992 di questo Comune.

La redazione del piano del traffico si colloca in parallelo alla revisione del Piano Strutturale (PS) che indica le prospettive di trasformazione urbanistica a livello comunale, definendo la cornice generale di riferimento per la definizione dell’assetto della rete viaria locale, e più generalmente degli spazi pubblici urbani interni al paese.

Il piano del traffico è inoltre accompagnato dall’apposito Rapporto Ambientale e relativa Sintesi Non Tecnica, redatti a norma del Art.23 l.r.10/2010, secondo gli indirizzi emanati dalla Regione Toscana.

L’incarico è sviluppato, in stretta integrazione con gli indirizzi politici espressi dalla Giunta municipale, nonché con gli orientamenti tecnici evidenziati dalla Polizia Locale e dell’Ufficio Tecnico Comunale. La definizione degli orientamenti generali del piano deve derivare anche da fasi di consultazione pubblica, finalizzati a delineare gli obiettivi di fondo e le strategie generali del piano stesso.

In ragione delle sue peculiarità e delle sue dimensioni, il Comune di Colle di Val d’Elsa, pur non essendo tenuto per legge, ha ritenuto opportuno dotarsi di uno strumento settoriale di programmazione del sistema viario, che risulti idoneo sia a governare la circolazione e la sosta dei veicoli motorizzati, sia a garantire la fruibilità e la sicurezza della rete ciclopedonale a livello urbano.

Più in generale, la redazione del piano del traffico si inscrive in un contesto programmatorio articolato, di livello regionale (Piano Territoriale Regionale - PTR, Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti – PRTM) e provinciale (Piano Territoriale di Coordinamento – PTC), che definiscono la cornice strategica per il governo della rete infrastrutturale e dei servizi di trasporto a livello sovralocale.

I rapporti con questo quadro programmatorio sono oggetto della verifica di coerenza “esterna” operata dalla VAS, unitamente all’analisi della coerenza “interna”, riferita all’insieme degli strumenti programmatici generali e settoriali vigenti a livello comunale (oltre al PGT, il Piano di Zonizzazione Acustica – PZA, il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche – PEBA, ecc…).

In considerazione delle dimensioni abbastanza contenute del centro urbano, il piano, sviluppato per tutte le componenti essenziali definite dalla normativa vigente, comprende anche elementi di dettaglio, tali da consentire l’immediata definizione degli interventi prioritari, senza necessità di definizione di ulteriori Piani Particolareggiati od Esecutivi, che possono comunque essere sviluppati in fasi successive, a discrezione dell’Amministrazione Committente.

La rilevanza e la cogenza normativa del piano sono comunque ratificate dalla sua adozione da parte del Consiglio Comunale,

Secondo il quarto comma dell'art.36 del Nuovo Codice della Strada, "... il piano urbano del traffico veicolare è finalizzato ad ottenere il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione degli inquinamenti acustico ed atmosferico ed il risparmio energetico, in accordo con gli strumenti urbanistici vigenti e nel rispetto dei valori ambientali, stabilendo le priorità e i tempi di attuazione degli interventi ...".

Tali obiettivi vengono ulteriormente specificati dalle Direttive ministeriali, che indicano la necessità di:

soddisfare la domanda di mobilità al miglior livello di servizio possibile, nel rispetto dei vincoli economici, urbanistici ed ambientali esistenti;

ridurre gli incidenti stradali e le loro conseguenze, con particolare attenzione per le utenze deboli (scolari, persone anziane, persone a limitata capacità motoria);

ridurre i consumi energetici da traffico autoveicolare;

contenere l’inquinamento atmosferico ed acustico, verificando il conseguimento degli obiettivi attraverso la stima delle emissioni e/o il monitoraggio delle concentrazioni;

preservare e per quanto possibile migliorare la fruizione degli spazi collettivi destinati al mobilità e ad altre funzioni urbane (attività commerciali, culturali, ricreative, verde pubblico e privato), e dell’ambiente urbano nel suo complesso, tenendo conto delle peculiarità delle singole parti che lo caratterizzano (centri storici, aree protette archeologiche, monumentali, naturali).

Gli aspetti relativi all'integrazione del piano nella più generale attività di programmazione territoriale sono inoltre sviluppati indicando che il Piano Urbano del Traffico costituisce uno strumento sottordinato rispetto al piano urbanistico vigente a scala comunale. L'armonizzazione dei due strumenti si realizza, da un lato, attraverso la verifica che le eventuali opere infrastrutturali previste dal PUT siano contenute negli strumenti urbanistici, dall’altro, attraverso la verifica che le trasformazioni territoriali contemplate da tali strumenti siano compatibili con gli indirizzi del PUT stesso.

 

Iter di Approvazione del piano

Poche sono le prescrizioni di carattere normativo a livello statale relative alla procedura di adozione ed approvazione dei piani del traffico. Le Direttive ministeriali specificano che il PGTU costituisce atto di programmazione soggetto ad approvazione secondo le procedure indicate dalla L.8 giugno 1990, n.1426.

In base alle linee guida sui livelli partecipativi ai sensi dell’art. 36 comma 5 L.R. 65/2014 e dell’art. 17 del Regolamento 4/R/2017, verranno attivate le seguenti modalità partecipative:

  1. a) Sintesi dei contenuti propri dell’atto di governo del territorio, come definiti al momento dell'avvio del procedimento, quale documento di introduzione al processo partecipativo, diretto a garantire una maggiore accessibilità e comprensibilità dello stesso;
  2. b) Creazione della pagina web del garante nella quale indicare e inserire l’indirizzo di posta elettronica del garante, il programma delle attività di informazione e partecipazione, il documento di cui alla precedente lettera a) e il costante aggiornamento delle attività in itinere;
  3. c) Almeno una forma di partecipazione digitale, in quanto potenzialmente idonea a raggiungere chiunque abbia interesse a partecipare indipendentemente dalla scala e tipologia di piano;
  4. d) Uno o più incontri pubblici, adeguatamente e tempestivamente pubblicizzati.

Considerato che il Piano Generale del Traffico non comporta l’immediata possibilità di realizzare gli interventi in esso contenuti in quanto dovranno essere necessariamente recepiti dagli strumenti della pianificazione urbanistica, eventuali contributi possono essere inseriti nell’apposita pagina web “Mappa dei Contributi” predisposta per il nuovo Piano Strutturale al seguente link:

https://colle.ldpgis.it/contributi_gmaps/index.php

Giovedì 29 giugno alle ore 15.30 presso il ridotto del Teatro del Popolo si è tenuto l’incontro pubblico di orientamento e world caffè che porterà alla redazione del nuovo Piano Generale del Traffico Urbano ed alle previsioni per il nuovo Piano Operativo. Cliccando sul collegamento si aprirà il report dell'incontro.

A seguito dell’incontro pubblico i progettisti incaricati della redazione del PGTU hanno presentato gli elaborati aggiornati che saranno adottati dalla Giunta Comunale.

Adozione del piano

Con deliberazione della Giunta Comunale n. 74 del 11 Aprile 2024 è stato adottato il PGTU. 
L'avviso di adozione è stato pubblicato all'albo pretorio del comune e sul B.U.R.T. n. 23 del 5 Giugno 2024


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