L'archelogia industriale
Ultima modifica 30 ottobre 2020
La città di Colle di Val d'Elsa e il territorio circostante hanno fondato la propria evoluzione e prosperità grazie alla cospicua presenza di numerosi impianti molitori e manifatturieri. Molto spesso si è portati a pensare che l'archeologia nel nostro territorio sia rappresentata unicamente dalla presenza di reperti etruschi, in realtà esiste l'archeologia industriale che pur analizzando eventi più vicini al nostro tempo, fornisce una descrizione dettagliata dell'economia di un territorio. Cartiere, gualchiere, concerie e roterie da ferro, ramiere, vetrerie e laboratori degli stovigliai, oleifici e ferriere, edifici molitori. Nessuna di queste importanti attività è tuttora presente ed attiva, a memoria di un passato operoso restano gli edifici che le ospitavano, splendidi esempi di architettura ed archeologia industriale.
Trekking lungo un antico percorso:
• tempo richiesto: 5-6 ore (compresi i trasferimenti con mezzi propri e le soste con le visite);
• costo (per la visita al Museo del Cristallo, quando è disponibile, escluso operatore): 2,00 € a persona (la riduzione è prevista solo per gruppi superiori a 15 individui) ;
Itinerario 1
• Dal mulino de Le Vene al Piano di Colle, percorrendo il tratto della Francigena che arriva da Quartaia e conduce a Calcinaia dirigendoci verso il guado delle Caldane. Da lì proseguire verso Gracciano e scendere fino al Callone Reale da dove inizia la Gora Maestra. Seguirne il percorso entrando nel centro abitato di Colle. (km. 9 circa);
• cosa vedere: sorgenti Le Vene e l'omonimo mulino, il Mulino di Calcinaia, il guado a pieve a Elsa, le sorgenti termali delle Caldane, il Callone Reale e la Divisa, le cartiere La Buca, il Galeone, il Paragone, il mulino Il Moro, la cartiera Ceramelli, il Mulino di Dentro.
Itinerario 2
• Da San Marziale si scende nella zona ANPIL a vedere il Callone Reale e la grande steccaia che derivava l'acqua del fiume. Da lì si segue l'andamento della Gora Maestra fino alla Divisa posta all'inizio di via XXV Aprile. Il canale in quel tratto si scinde in due percorsi diversi, Gora di Spugna e Gora di Piazza, scavati fra il XI e XII secolo. Ripercorrendo ogni tratto si incontreranno apparati idraulici ed edifici che testimoniano il passato manifatturiero. (km. 6 circa);
• cosa vedere: il Callone Reale, la Divisa, i lavatoi, le cartiere la Buca, il Galeone, il Paragone, il Renaio, il mulino Il Moro, il Mulino di Dentro, la cartiera Ceramelli, il Mulino di Fuori, i lavatoi di via Pieve in Piano, via Maremmana Vecchia.
Itinerario 3 trekking urbano
• Da La Divisa posta in via XV Aprile si segue l'andamento della Gora di Spugna, giunti in piazza Scala si sale in via del Pozzo Tondo dove vi sono ancora delle case medievali , si riscende in via Meoni percorrendo infine via Garibaldi dove sorgeva il Palazzo di Dogana. Si continua verso la cartiera dello Spedale(Ceramelli) e si prosegue verso la via Maremmana Vecchia tornando a La Divisa. (km. 7 circa)
• cosa vedere: la Divisa, i lavatoi, le cartiere la Buca, il Galeone, il Paragone, il Renaio, il mulino Il Moro, il Mulino di Dentro, via del Pozzo Tondo e via Garibaldi, la cartiera Ceramelli, il Mulino di Fuori, via Maremmana Vecchia, cartiera la Palla, cartiera e ferriera Bambi.