Romano Bilenchi
Ultima modifica 29 ottobre 2020
Romano Bilenchi è nato a Colle di Val d'Elsa nel 1909 e collaborò alla rivista "Il Selvaggio" di Mino Maccari, poi al " Bargello" e a " L'universale".
Nel dopo guerra fu redattore de "La Nazione" di Firenze, poi direttore del quotidiano di sinistra "Il Nuovo Corriere" dalla fondazione (1948) alla cessazione (1956).
Si è imposto come narratore rigoroso e di stile limpido, dove oltrepassando i moduli della prosa d'arte, le sue esemplari storie di paese e di periferia sono in equilibrio tra ricordo, fantasia e attenta osservazione delle cose.
Tra le tante opere citiamo "Il capofabbrica" (1935), "Conservatorio di Santa Teresa" (1940), "La siccità" (1941), "Dino e altri racconti" (1942), "Mio cugino Andrea" (1943), "Racconti" (1958), "Il bottone di Stalingrado" (1972), "Il gelo" (1982).